MARMOLADA - Una petizione per liberare la Regina delle Dolomiti dai ruderi dei vecchi impianti
19 Agosto 2020
© Fotografia - Ecomostri Marmolada
Vecchi impianti, basamenti di cemento e ruderi che fanno brutta di mostra di sé sulla Marmolada, la più alta e rappresentativa montagna delle Dolomiti, patrimonio Unesco.
L'ultima è la storica cestovia Graffer, che ha compiuto l'ultima corsa a settembre dello scorso anno, ma ci sono altri quattro vecchi impianti di risalita non più in uso o addirittura mai entrati in funzione che deturpano i versanti della Marmolada.
Il titolare del rifugio Pian de Fiacconi, Guido Trevisan, ha promosso su Change.org una petizione per sensibilizzare sul tema e per chiedere la rimozione dei ruderi.
La richiesta rivolta al Consiglio della Provincia Autonoma di Trento è "che i nuovi concessionari che hanno acquisito anche i vecchi ruderi abbandonati, vengano obbligati a demolire e rimuovere tutti i vecchi manufatti nel minor tempo possibile e che qualsiasi realizzazione di nuovi impianti sia vincolata alla pulizia preventiva e completa dei ruderi ancora manifestamente sparpagliati come tristi trincee sulla Marmolada".
Non c'è infatti solo l'ex cestovia a deturpare la montagna; ci sono ancora una linea di plinti in cemento armato di un impianto iniziato nel 1980 e mai finito, i blocchi di cemento della linea dell'impianto precedente la cestovia, la piattaforma sempre di cemento del vecchio skilift nei pressi del rifugio Ghiacciaio Marmolada oltre ai ruderi dell'impianto Sisem dismesso nel 1973.
Nel frattempo si aspettano novità sostanziali circa la cabinovia che verrà realizzata al posto dell'impianto dismello lo scorso anno che sarà realizzato nei prossimi anni (c'è chi dice già la prossima estate) anche se potrebbe essere fatto su una linea differente.
di Redazione DoveSciare.it
19 Agosto 2020