VAIL 2015 - Una gelida (in tutti i sensi) cerimonia d'apertura
03 Febbraio 2015
Dal nostro inviato a Vail Beaver Creek
Sarà stato a causa dei festeggiamenti per il successo al Super Bowl numero 49 (per qualcuno), oppure l’aria fresca di Vail (per qualcun altro), ma la cerimonia di apertura dei Mondiali di Sci di Vail – Beaver Creek 2015 è stata un po’ freddina.
L’ora totale di intrattenimento è iniziata con una dozzina di artisti in camicia havayana (a maniche corte) e shorts. Una sedia ciascuno per aprire le danze e creare un effetto di percussioni più caricaturale che interessante, soprattutto se contestualizzato ai 2400 metri di altitudine della stazione sciistica americana. Anche la sfilata delle squadre, uno dei momenti fondamentali dell’apertura, è stato un po’ confuso: atleti mischiati l’un l’altro (anche se in questo modo si potrebbe quasi parlare di cosmopolitismo) e più impegnati a scattare selfie o immortalare la platea con GoPro e cellulari che non a sfilare di fronte a un pubblico.
Il palco centrale di Plaza Solaris era accerchiato da migliaia di persone, ma era più che altro un corridoio di passaggio. Gli altri momenti dell’apertura si sono svolti al primo piano dello “stadio” ricavato nella piazza, alle spalle di molti spettatori che – proprio per questo motivo – hanno guardato più il mega schermo che le scene che si svolgevano a due metri dai loro occhi. Il momento più “cool” è stato il concerto del musicista Michael Franti, unico – oltre all’inno nazionale e alle dichiarazioni del Governatore del Colorado – in grado di accendere una platea altrimenti assonnata.
Ma ovviamente i postumi del Super Bowl hanno giocato a sfavore e sicuramente già da oggi, con il super gigante femminile (partenza alle 19 italiane), l’atmosfera si accenderà e ci sarà del grande sport da raccontare.
Nicola Busca
di Andrea Greco
03 Febbraio 2015