CORTINA 2021 - Via alla macchina operativa, non si fa la pista Toni Sailer

11 Agosto 2015


È iniziato nelle scorse ore l'avvicinamento ai Mondiali di Cortina 2021. Sulle piste della località ampezzana si è tenuto un sopralluogo tecnico, presenti Flavio Roda, presidente della FISI, Markus Waldner, direttore della Coppa del Mondo di sci maschile, i rappresentanti del comitato promotore di Cortina 2021, gli organizzatori delle gare locali di Coppa del Mondo e i rappresentanti della società che gestisce gli impianti di risalita. Presso il Comune di Cortina d’Ampezzo, si è tenuto poi un incontro fra il Sindaco della città ampezzana Andrea Franceschi, Flavio Roda e gli operativi che gestiranno l'evento. «Quello di ieri è stato un incontro molto importante perché c’è stata una riunione operativa con tutti i responsabili; l’incontro di oggi è stato altrettanto rilevante a livello organizzativo per definire i ruoli ed essere operativi il più presto possibile», ha commentato Roda. I primi step formali prevedono un incontro a Zurigo il prossimo ottobre. «In attesa di formalizzare la costituzione dell’associazione che gestirà i Mondiali, la macchina ha già iniziato a muoversi, stiamo velocizzando i tempi dell'organizzazione e della concertazione dell’evento del 2021 - ha commentato Franceschi - è il clima del confronto di questa mattina è stato molto disteso. Siamo convinti che si possa continuare su questa strada, è fondamentale. Continuare a fare sistema per un evento internazionale che si dimostra fondamentale per la nostra Comunità». Intanto però non si farà la pista Toni Sailer, il tracciato da slalom che era stato presentato nella fase finale della scorsa candidatura (persa contro Are). Le gare di slalom speciale dei Campionati del Mondo si disputeranno sulla pista A del Col Drusciè. Tra i motivi per cui la pista, che era vista come "asso nella manica" nella scorsa candidatura e per cui si era speso in prima persona anche il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia, accelerando l'iter per l'approvazione, non si farà più. La quota poco elevata che, unita all'esposizione a sud, l' avrebbe resa difficilmente usufruibile per tutta la durata della stagione. Gli ambientalisti avevano fatto notare che ci sarebbero voluti 47.378,5 metri cubi di movimenti terra per gli scavi per un totale di 171.857 metri quadrati di superficie totale dissodata. Ma ormai sono problemi superati, quelli da risolvere per questa volata in solitaria sono essenzialmente l'individuazione della zona dove posizionare il parterre di arrivo - che sarà diversa da quella attuale delle gare di Coppa - e la strada che porterà da Gilardon a Piè Tofana.

di Andrea Greco
11 Agosto 2015

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