MARMOLADA - Qui il sistema antivalanga O’Bellx piu’ grande al mondo
18 Novembre 2014
MALGA CIAPELA. E’ stato fatto un gran lavoro all’ombra della Marmolada per mettere in sicurezza impianti e piste dal rischio valanghe. Gli appassionati ricorderanno infatti l’incidente dello scorso 2 febbraio quando una valanga investì la seggiovia Capanna Bill - Passo Padon. Non vi erano state vittime perchè gli impianti erano stati precauzionalmente tenuti chiusi proprio per via delle eccessive nevicate che minacciavano la sicurezza della stazione. La società impianti ha ripristinato completamente l’impianto danneggiato che da dicembre sarà di nuovo al servizio degli sciatori consentendo i collegamenti tra Marmolada e Arabba. Ma gli sforzi si sono concentrati, come detto, sulla prevenzione e gestione del rischio valanghe soprattutto nella zona del Laston de Serauta e in prossimità delle piste che scendono dal Passo Padon al Passo Fedaia e dal Vallon d'Antermoja verso Malga Ciapela.
La società di impianti a fune Padon Marmolada S.r.l. sta ultimando l’installazione di 18 dispositivi O’Bellx, un innovativo sistema a gas per il distacco artificiale controllato delle masse nevose instabili capace di evitare che valanghe di grandi dimensioni possano creare situazioni di rischio per persone e infrastrutture. Si tratta a tutti gli effetti del più grande progetto antivalanga O’Bellx al mondo fino ad oggi realizzato. Il sistema O’Bellx consente infatti di effettuare esplosioni preventive rapidamente e indipendentemente dalle condizioni meteo, è completamente autonomo perché non richiede la canalizzazione per il convogliamento dei gas e ha un impatto ambientale e visivo estremamente ridotto. Inoltre, al termine della stagione invernale il modulo funzionale, grazie alle sue dimensioni contenute, può essere rimosso, e riportato a valle per la manutenzione.
“Siamo alla fase finale” conferma Ilario De Vallier, caposervizio della Padon Marmolada S.r.l. “Il posizionamento dei basamenti in acciaio fissati al terreno è stato completato, ora stiamo procedendo con la collocazione tramite elicottero del modulo funzionale, cuore del sistema, costituito da una cupola all’interno della quale si trovano il cono d’esplosione e le bombole di riserva dei gas ossigeno e idrogeno.”
di Andrea Greco
18 Novembre 2014