ZAGABRIA - Lo slalom dell’assurdo, prima il via poi l’annullamento
06 Gennaio 2022
© Fotografia - Gepa Atomic - Filip Zubcic, l'atleta di casa
Dopo la cancellazione di ieri per pista impraticabile a causa delle temperature si è provato nuovamente, oggi, a correre in quel di Zagabria. Nel frattempo nella notte era nevicato sulla collina Sljeme, fatto che verosimilmente ha ulteriormente peggiorato la situazione.
Pronti via, Foss Solevaag è partito con il pettorale numero 1 facendo segnare quello che sarebbe stato un tempo poi inavvicinabile (quanto inutile), secondo quello di Zenhausern partito per terzo e poi la pista si è distrutta inesorabilmente con solo Noel e il nostro Vinatzer che erano riusciti a far segnare tempi dignitosi, terzo e quarto a 58 e 87 centesimi dal leader norvegese. La gara si è così stancamente protratta fino al pettorale numero 14 quando i pali hanno iniziato a non stare più in sede.
“Neve morta” la chiamano i tecnici e i tentativi affannati degli organizzatori croati si spostare neve, salare, buttare acqua, da eroici sforzi per far disputare una gara nelle migliori condizioni possibili sono infine sembrati più fantozziani affanni dettate dalla cocciutaggine. Le condizioni per fare questo slalom non ci sono probabilmente mai state ma ci hanno voluto provare fino all’ultimo.
E la chiosa a tutto questo discorso è magistralmente riassunta dal gesto di Yule, pettorale numero 9 e oltre 2 secondi di ritardo che, tagliato il traguardo ha portato il dito alla tempia come a dire… “questi sono pazzi”. Infine dopo 1 ora e 15 minuti di vani tentativi di tappezzare la pista e tenere i pali in piedi con dei cunei di legno la gara è stata cancellata.
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di Redazione DoveSciare.it
06 Gennaio 2022