Video: la prima volta di Mattia Casse sulla Saslong
20 Dicembre 2024
© Fotografia - Fisi Pentaphoto - Mattia Casse
A 34 anni Mattia Casse ha vinto il superG della Val Gardena, è la sua prima gara di Coppa del mondo.
Casse ha sciato in maniera semplicemente perfetta sulla pista Saslong e ora può godersi un successo tanto inseguito dopo una carriera in cui ha dovuto superare non poche difficoltà. Ecco tutte le dichiarazioni del post gara e il video dell'impresa di Eurosport.
“E’ un risultato che arriva da lontano, in una carriera di alti e bassi - ha siegato Mattia – Lo sport è cambiato in questi anni, l’età si è allungata. Sto lavorando bene, mi sento un giovincello e finchè dura, avanti così. Non è stato facile, oggi. Max Carca in ricognizione mi aveva detto di crederci che queste sono le mie condizioni ideali. E’ vero, è proprio così: in Val Gardena le condizioni cambiano velocemente e Goldberg mi ha fatto tremare ma oggi i centesimi mi hanno dato ragione”.
Un feeling particolare con la psta Saslong dove nel 2022 aveva conquistato il suo primo podio. Ora la vittoria che, in casa, ha un saporte ancora migliore.
“Essere performanti in Italia è sempre bello, ti da maggiore attenzione, è tutto 'più' rispetto ad altre località. E’ tutto molto emozionante e voglio godermi questo momento, ma domani c’è un’altra gara, in una stagione molto lunga. Ho migliorato molto e si vede, ma credo di poter essere ancora più solido".
Sotto gli occhi di tutti c'è, da parte di Casse, una crescita mentale ma anche tecnica, fattori che hanno finalmente fatto esplodere il suo talento.
"C’è stata un’evoluzione tecnica in questo ultimo periodo, sono riuscito a lavorare bene con i materiali ma ci sono stati anche cambiamenti in positivo all’interno della squadra, con i giovani come Franzoni che ci danno filo da torcere”.
Tolto il "dente" della prima vittoria, chissà ora cosa potrà succedere nella carriera, già 15 ennale del 34 enne piemontese.
“E’ stata una carriera non corta, sin qui abbastanza lunga, ho iniziato presto, nel 2009 a Bormio. Poi una serie di alti e bassi ma sono stato bravo a non mollare, anche se in un momento ero lì lì per farlo. Ma mi sono detto che sarei andato avanti alle mie condizioni, vale a dire dare precedenza alle mie sensazioni, al mio sentire. Negli ultimi anni si è formato un gruppo molto affiatato, una squadra unita. La mia è stata una carriera con diversi infortuni che mi hanno lasciato sette viti nelle mie articolazioni, tra entrambe le caviglie ed un ginocchio, oltre alla frattura alla spalla".
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di Redazione DoveSciare.it
20 Dicembre 2024