CORNO ALLE SCALE – Finanziamenti regionali per manutenzione impianti
29 Ottobre 2010
CORNO ALLE SCALE – Arrivano nuovi fondi dalla regione Emilia Romagna per la stazione sciistica del Corno alle Scale che potrà benficiare di 250.000 euro per la manutenzione straordinaria degli impianti di risalita la cui gestione è affidata da due settimane alla società Hr di Lizzano in Belvedere, in provincia di Bologna, per i prossimi quattro anni (con possibilità di rinnovo per ulteriori quattro). A questi fondi si aggiunge anche un ulteriore finanziamento di 100.000 euro che deriva dalla legge regionale 17. La situazione del Corno alle scale è stata analizzata ieri mattina in commissione a Palazzo Malvezzi, alla presenza dell’assessore al Turismo di Palazzo Malvezzi, Graziano Prantoni. “La Hr ha un piano di rilancio della stazione- spiega l’assessore- ha già acquistato quattro nuovi gatti delle nevi, più altre attrezzature, e ha intenzione di fare investimenti importanti”.
Grazie alla mediazione della Provincia, la società di Luigi Biagi da Lizzano ha ottenuto il finanziamento da 100.000 euro legato alla legge regionale 17. Inoltre, spiega Prantoni, “la Regione mette a disposizione altri 250.000 euro all’anno per la manutenzione straordinaria degli impianti”. Nel frattempo, fa sapere ancora l’assessore, per il Corno alle Scale “si è formato un consorzio di operatori locali che sarà un ulteriore supporto per le attività di promozione e commercializzazione della stazione”. Quanto alla Provincia, afferma Prantoni, “stiamo lavorando a un progetto di promozione turistica di tutta la montagna bolognese” e per quanto riguarda il Corno alle Scale si lavorerà soprattutto per attirare turisti fuori dalla stagione invernale. “Sulla destagionalizzazione della montagna abbiamo dati incoraggianti”, assicura l’assessore.
Tra gli obiettivi della Provincia c’è però soprattutto il tentativo di unire le forze di tutto il territorio appenninico sul fronte della promozione turistica. “Se continuiamo a dividerci in francobolli non abbiamo futuro”, ammonisce Prantoni. Soprattutto per l’Alta valle del Reno il consigliere provinciale del Pdci, Giovanni Venturi, chiede a Regione e Provincia di prendere in mano la situazione. “Non c’è collaborazione, c’è uno spezzatino- afferma Venturi- ogni Comune va per i fatti suoi”. In questo contesto, dunque, “la nuova convenzione per la gestione del Corno alle Scale è positiva- valuta l’esponente del Pdci- ma la paura è che questi sforzi non diano frutti se non viene individuata una strada comune per consolidare tutto il territorio”. Venturi ha le idee chiare. “Bisogna diversificare l’offerta del Corno, sia in inverno che nelle altre stagioni- suggerisce Venturi- così come bisogna diversificare l’offerta delle Terme di Porretta: non solo curativo, ma anche benessere”.
Preoccupato per il futuro del Corno alle scale è il Pdl, che per bocca del capogruppo Luca Finotti teme di dover “affrontare nuove emergenze” come in passato. Poi pone il tema della viabilità: “La nuova bretella Setta-Reno diventa fondamentale per il rilancio del Corno”, sostiene Finotti. Concordando sui problemi legati alla viabilità, il consigliere provinciale di Fli Giuseppe Sabbioni si dice invece più tranquillo sul futuro degli impianti. “La nuova convenzione mi sembra positiva in partenza- commenta il finiano- finalmente usciamo dal tunnel, poi vedremo come va”. L’Udc Gianfranco Tommasi, che rimarca il problema delle strade e chiede una maggiore promozione del Corno oltre la stagione invernale, propone di fare una verifica sull’andamento degli impianti a metà convenzione, fra due anni.
(fonte Agenzia Dire, www.dire.it)
di Andrea Greco
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