Appleskin, dagli scarti delle mele alle tute da sci

08 Aprile 2021

© Fotografia - Jill Wellington, Pixabay


Dagli scarti delle mele alle tute da sci. La tecnologia si chiama Appleskin, ovvero Pellemela, è stata sviluppata da un'azienda di Bolzano, la Frumat, ed ha trovato applicazione anche grazie al giovane brand di abbigliamento da sci di Egna, Onemore

Appleskin nasce dal recupero degli scarti della lavorazione industriale delle mele, coltivazione diffusissima nei dintorni di Bolzano e in tutto l'Alto Adige. In particolare vengono raccolte le bucce e le parti legnose che sono polverizzate e poi trasformate in tessuto con una particolare lavorazione che viene realizzata da un'azienda di Firenze.

Appleskin è di fatto una pelle alternativa a quella animale e rappresenta un esempio di economia circolare, un prodotto realizzato dando una nuova vita a degli scarti di produzione. Questa ecopelle vegana viene utilizzata da alcuni brand della moda e OneMore (che tra l'altro ha attivo un Crowfunding) ha deciso di inserirla anche nella sua collezione sci, in alcuni casi per semplici dettagli, mentre in altri diventa invece la vera e propria protagonista del design dei capi.

di Redazione DoveSciare.it
08 Aprile 2021

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