2 metri di neve a Bocca della Selva - Video
10 Febbraio 2015
Nei giorni scorsi la neve è caduta copiosa nell'entroterra della Campania. Nella località montana di Bocca della Selva il manto nevoso era considerevole. La Guardia Forestale ha misurato ufficialmente 155 cm di neve, ma il video girato dallo Sci Club Matese mostra l'esatta altezza: 200 cm.
Nella località campana si pratica solo sci di fondo ed escursioni con le ciaspole dato che gli impianti di risalita sulle due piste sono fermi da anni. Dovrebbero partire i lavori di riqualificazione dell'area con gli oltre 400 mila euro stanziati l'anno scorso dalla Regione Campania sulla base del progetto “EcovillaggioMatese- il Sentiero” presentato dal Comune di Piedimonte Matese. Per quanto riguarda gli impianti di risalita, ad oggi inutilizzabili per via dell'obsolescenza raggiunta dalle strutture, si prevede il riavvio della manovia e la messa in funzione dello skilift. Tutti gli appassionati della montagna e gli sportivi della zona e della provincia sperano nel rilancio di Bocca della Selva e nella sua fruibilità estesa a tutto l'anno.
Due le tipologie di intervento previste.
«In primis – fanno sapere dal Comune – si punterà alla ristrutturazione dei manufatti in legno esistenti, utili ai servizi di accoglienza, assistenza e informazione dell’utente; manufatti che oggi versano in condizioni di totale degrado, e sono situati a monte del sentiero del “Vallone Cusanara”. In secondo luogo si procederà al ripristino del sentiero con percorsi naturalistici tematici, percorsi vita con codifica di diversi livelli di accessibilità e difficoltà (in relazione alla morfologia del percorso, distanza chilometrica, dislivello, ecc.), punti di osservazione paesaggistica, di interpretazione del paesaggio, di divulgazione ed informazione».
«E’ un passo importante – dice il sindaco Vincenzo Cappello – su cui adesso potremo intervenire per ripristinare una corretta e sicura fruizione di Bocca della Selva da parte di tutti. Promuoveremo un suo rilancio anche in prospettiva turistica ed economica. Finalmente l’area montana uscirà dallo stato di abbandono che l’ha segnata negli ultimi anni».
di Andrea Greco
10 Febbraio 2015