VAIL 2015 - Ecco la capanna di Hansel e Gretel (?)
13 Febbraio 2015
Dal nostro inviato a Vail - Beaver Creek Uno chalet di mou e caramello? Oppure una seggiovia cioccolato e nocciole? Possibile? «Beaver Creek Candy Cabin». Cosa vorrà mai dire? Regaleranno dolci e lecca-lecca ai più piccoli? E noi grandi niente? In realtà, la “telecabina delle caramelle” di Beaver Creek (o il rifugio delle caramelle, interpretazione linguistica aperta), è uno specchietto per le allodole, una trovata pubblicitaria geniale e in pieno stile yankee. Ti aspetti la casetta di Hansel e Gretel, o un ovetto di zucchero e marzapane, e trovi un normale negozio di caramelle. Per carità, i barili pieni di dolcetti che il Capitan Jack Sparrow riempirebbe di rhum, per gli sciatori più golosi sono come la famosa pentola alla base dell’arcobaleno. Posizionata in posizione strategica, all’arrivo della «Strawberry Park Express» e dell’«Upper Beaver Creek Mountain Express Lift», la cabina dei dolciumi è stata disegnata per assomigliare il più possibile a un negozio d’antan del genere. La cioccolateria di Vianne che sconquassò la tranquillità di un paesotto francese di metà Novecento – giusto per rimanere in tema Johnny Depp (Chocolat, film del 2000) – è lontana anni luce, ma l’assortimento di dolciumi d’alta quota è comunque importante: palline di cioccolato ripiene, caramelle gommose o dalle consistenze più “importanti” (specie se le dimenticate in tasca e fuori fa freddo), “taffy”, marsh mallows e barrette ai cereali. Ogni palato è soddisfatto nel corner più dolce che esista a 3000 metri di quota. E se il vostro livello glicemico dovesse alzarsi esponenzialmente, o non riusciste più a uscire dalla porta d’ingresso, non temete: sarete a un tiro di schioppo dagli ski-patrol (pisteurs sécouristes da noi), che vi daranno sicuramente una mano in caso di overdose di zuccheri. Nicola Busca