Dislivelli 'spaziali' nel Dolomiti Superski...
Noi tutti abbiamo la memoria corta, e le nevicate a intermittenza durante febbraio ci hanno fatto (per fortuna) passare in secondo piano le cattive sensazioni sulla stagione sciistica. Ma l’Appennino sta ancora soffrendo, per le successive sciroccate, e il tema della sostenibilità dell’innevamento tecnico è stato comunque assai caldo – è il caso di dirlo - fino a pochi giorni fa (vedi al proposito diversi nostri interventi in questa sede).
E allora, cascano a fagiolo alcuni dati e considerazioni che l’interconsorzio Dolomiti Superski ha presentato recentemente, sia sulla stagione in corso che in maniera definitiva su quella del 2014-15. Che cosa succede in tempi di riscaldamento globale? Crollano le presenze in montagna?
In primo luogo è interessante notare come le vacanze di Natale e tutto gennaio 2016 siano stati – come ci ha riferito il presidente Sandro Lazzari – in linea con l’anno scorso sia in termini di presenze che di passaggi, e che questo febbraio sembra sia stato in rilancio. Quando invece i prati secchi e le (per qualcuno) ‘sinistre’ strisciate di neve fino a qualche settimana fa avrebbero fatto supporre il contrario. Questo ci dice che la massa degli appassionati non si lascia più di tanto influenzare dalla ‘cattiva stampa’ e ha ormai in mano tanti validi strumenti e la sensibilità per informarsi correttamente. Certo, lo sciatore occasionale, soprattutto quello che risiede più distante dalle Alpi, è vulnerabile psicologicamente all’andamento meteo avverso, ma sostanzialmente si può dire che il nostro mondo ‘ha tenuto’. Sempre sulle Dolomiti, gli operatori hanno riscontrato infatti un alto indice di gradimento della sciabilità e del fun goduto in pista, segno che i tracciati erano perfetti e sono stati percepiti in quanto tali.
Ma vediamo come è andata esattamente.
Dopo l’inverno 2013/2014 molto nevoso, la stagione 2014-2015 è stata il completo opposto. Nonostante ciò i numeri sono stati solo di poco inferiori. Le giornate skipass vendute sono state complessivamente 9.042.943, il che corrisponde a una leggera diminuzione sulla stagione 2013/2014, ma con passaggi Dolomiti Superski quasi alla pari (+ 1,6 %, per 139 milioni di “beep”). La stagione in corso potrebbe essere una fotocopia: un piccolo boom si sta scatenando adesso a stagione inoltrata. Normale quindi una flessione nelle vendite degli stagionali, fenomeno compensato da un aumento dei giornalieri e dei 5-6 giorni.
Altro dato interessante: sono stati 144.000 gli skipass gratuiti per bimbi sotto gli 8 anni, per un totale di 462.000 giornate sci, mentre per gli juniores tra gli 8 e i 16 anni gli skipass a prezzo ridotto del 30% sono stati oltre 300.000 con quasi 1 milione di giornate sci.
Un dato curioso è invece il dislivello totale percorso da tutti gli sciatori: 38.495.076 km, praticamente un quarto della distanza dalla Terra al Sole... La media giornaliera di dislivello superato a persona è di 4.191 m. Al termine della stagione, la media di utilizzo degli impianti tra tutti i possessori di skipass Dolomiti Superski è stata di 2,30 su 6 giorni di skipass. Ciò significa, che gli sciatori con il settimanale, in 6 giorni non hanno mai utilizzato lo stesso impianto più di 2,3 volte: della serie, quasi mai si ripete la stessa pista!