Leukerbad: quando lo sci è un optional. Esperienze vincenti di destagionalizzazione
Se c’è una stagione morta per le stazioni sciistiche, è proprio questa, tra la chiusura invernale e l’inizio dell’estate. Tutto più o meno sbarrato, e meritato riposo per gli operatori. Anche se la neve brilla ancora in alto sul verde delle valli (e certe piste sembrerebbero ancora ben praticabili) , perfino quasi tutti i gli impianti d’alta quota su ghiacciai vengono fatti riposare e revisionare. Ma è proprio in queste situazioni che nasce lo spunto per raccontare di una bella stazione sciistica che invece non chiude mai completamente le sue infrastrutture e che anzi – durante lo stesso inverno - fa dello sci da discesa solo un optional fra i tanti disponibili, proponendosi come meta a tutto tondo 365 giorni l’anno. Si tratta di Leukerbad, in Svizzera. Stretta fra incombenti pareti di roccia in una valle laterale in Vallese, al confine fra zona francofona e tedesca, è una località di vecchia tradizione che che conserva una duplice attitudine. Sci e terme. Terme aperte tutto l’anno, e che danno l’impronta al paese, con le massicce architetture alberghiere un po’ Belle Epoque e i grandi centri acquatici (sontuosamente ammodernati), che hanno sommerso le ultime case in stile vallesano. Ancora emerge come lo sci nell’economia turistica di una valle possa non essere la voce principale, pur rimanendo una significativa motivazione al viaggio. Prima o poi tutte le stazioni, grandi e piccole, a ogni latitudine, dovranno rassegnarsi: diversificare al massimo l’offerta (come già alcune stanno facendo) sarà l’imperativo. A Leukerbad può succedere di trovarsi in solo poche centinaia di sciatori lunghe piste larghe o in neve fresca in un comprensorio di tutto rispetto, 50 km. Tutti a disposizione per sé, perché non c’è mai affollamento…I più preferiscono sollazzarsi fra vapori e acque calde. Noi, ai piaceri termali e dintorni, preferiamo a dire il vero la ski area Torrent, che a scorci e situazioni all’antica (skilift ad ancora, stradine…) alterna scenari grandiosi e valloni, il tutto alternato a qualche impianto moderno. Da non perdere i 10 km di discesa dai 2610 m ai 1540 m di Flaschen, passando per il tratto nero della pista Torrentstaflen. Ma non si può non rilevare l’importanza, per esempio, di un’altra sottoarea servita da un’avveniristica funivia mozzafiato (rinnovata nel 2012), nel versante opposto. Qui ogni giorno si vedono centinaia di persone a passeggiare, a fare fondo o a slittare in uno stupendo e severo paesaggio di alta quota: il Gemmipass, 2350 metri. Vi si snodano un sacco di itinerari marcati (70 km in tutto). Il più lungo permette addirittura di arrivare a Kandersteg a piedi. Piste da sci zero. Solo in Svizzera, ormai, ci si può permettere di fare funzionare una megafunivia d’inverno, non al servizio delle piste da sci, perché qui la funivia è un mezzo di trasporto più che impianto sciistico. Ma tornando alle acque termali di Leukerbad, queste sono note già da epoca romana. Ci sono 65 sorgenti fino a 51 gradi, per quasi 4 milioni di litri al giorno…. Le 4 strutture pubbliche e le tante private che le sfruttano lasciano veramente a bocca aperta. Sul tema delle acque surgive c’è perfino un sentiero tematico (estivo) attrezzato con passerelle tra le rocce, sulle gole della Dala. E si può – tutto l’anno – anche seguire visite guidate agli impianti tecnici di funzionamento delle captazioni, per capire gli aspetti ambientali. E poi qui è tutto un trionfo di situazioni ed eventi legati alle acque. Da quelli un po’ trash tipo prima colazione in piscina con champagne, grazie a vassoi galleggianti (ma è tutta salute?), nelle Leukerbad Therme; a quelli più fascinosi come le notti romano irlandesi alle Walliser Alpentherme & Spa, dove tutti si sta in costume … adamitico; fino agli show Aqua Mystica, sempre alle Leukerbad Therme, fra atmosfere lounge e rievocazioni storiche.
Sono tutte attività possibili anche in questa cosiddetta stagione morta, in attesa di un’estate con 300 km di sentieri, 19 percorsi per mountain bike, e una spettacolare via ferrata sulle rocce quasi dolomitiche del Dauberhorn che sovrastano il paese (1000 metri di dislivello, 8 ore) o, sempre al Gemmi, la nuova Via Ferrata Avventura.