CORTINA - Il Cai si scaglia contro i lavori per Mondiali e Olimpiadi

19 Luglio 2020

© Fotografia - Rendering della nuova cabinovia Son dei Prade–Bai de Dones


Il Cai, (Club alpino italiano) esprime preoccupazione per i lavori in corso a Cortina d'Ampezzo in vista dei prossimi grandi appuntamenti agonistici, i Mondiali del 2021 e le Olimpiadi del 2026. 

"Il Cai esprime profonda contrarietà per la pressione ambientale causata dai lavori in corso legati ai prossimi eventi sportivi di rilevanza internazionale e auspica un tempestivo confronto che impedisca irrimediabili dissesti  Realizzazione di nuovi impianti di risalita e piste da sci, allargamento di quelle esistenti, costruzione di strade e parcheggi per facilitare l’accesso ai comprensori: il Club alpino italiano tutto, d’intesa con il Gruppo regionale Veneto e la Sezione di Cortina, manifesta la propria forte contrarietà per quanto sta avvenendo nel comprensorio ampezzano".

In particolare il Cai spiega di essere contrario ai futuribili collegamenti Passo Falzarego - Arabba e Cortina - Alleghe, impianti che tuttavia non riguardano il presente, visto che i lavori in corso quest'estate riguardano il collegamento Tofana - 5 Torri e la realizzazione di una nuova seggiovia fino al Bus di Tofana in sostituzione di due vecchi impianti. 

"Siamo costernati nel vedere le immagini che stanno circolando in questi giorni che ci mostrano quanto sta accadendo su quelle Dolomiti che dovrebbero essere patrimonio universale e non solo italiano - afferma il Presidente generale Vincenzo Torti - Il nostro impegno sarà quello di cogliere ogni occasione, grazie all’aiuto dei nostri Soci presenti sul territorio, per presidiare quanto sta avvenendo e il rispetto di norme e autorizzazioni; ma ancor più per rimarcare come il futuro della montanità non passi attraverso la distruzione del bello e l’ultracarico insostenibile di impianti di risalita e moltiplicazione di agevolazioni agli accessi".

Insomma, il Cai ancora una volta esprime una forte contrarietà a qualsiasi progetto impiantistico sulle nostre Alpi, dalla Val Comelico al Teriminillo. In particolare il Presidente della Sezione di Cortina ha espresso preoccupazione circa i lavori attualmente in corso tra Gilardon, Rumerlo e Cinque Torri, denunciando il fatto che l'aspetto ambientale sia lasciato in secondo piano. È stato anche redatto un report circa lo stato dei cantieri (lo potete leggere qui), in cui vengono riportate alcune considerazioni e fotografie relative ai lavori attualmente in corso per i due impianti di cui vi abbiamo parlato sopra. 

Fermo restando che è palese che tutti i lavori debbano essere fatti nel rispetto delle regole e delle prescrizioni e con il massimo del rispetto dell'ambiente - e fino a prova contraria è quantomeno azzardato dire che a Cortina non lo stiano facendo - appare comunque fuorviante far vedere gli scavi di un cantiere e parlare di scempio ambientale. E' ovvio che in una fase intermedia la montagna appaia brulla e "devastata": i progetti e gli accordi prevedono di risistemare e reinerbire le zone interessate a cantieri finiti, così come - ma lo si fa in ogni progetto - quando si abbattono alberi sono previste precise compensazioni ambientali. 

E chiaro che qualsiasi opera venga fatta in montagna, su qualsiasi montagna, sia un compromesso tra natura e sviluppo. Proprio le Olimpiadi di Milano e Cortina, tra l'altro, saranno le prime "Olimpiadi diffuse" ovvero pensate utilizzando al massimo possibile strutture già esistente sui territori di 3 regioni per minimizzare sprechi di denaro e impatto ambientale. 

di Redazione DoveSciare.it
19 Luglio 2020

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