PRESENA - Via i teli dal ghiacciaio: hanno salvato 4 metri di neve
12 Settembre 2020
Sul ghiacciaio Presena, gli operatori del Consorzio Pontedilegno-Tonale hanno iniziato a "svestire" il ghiacciaio.
All'inizio dell'estate, come ogni anno, una parte consistente del ghiacciaio Presena era stata coperta con speciali teli geotessili pensati per minimizzare lo scioglimento della neve. Quest'anno è stata coperta una zona di 100.000 metri quadrati
Anche quest'anno l'operazione sembra aver dato risultati confortanti con uno spessore che varia dai 3 ai 4 metri di neve che è stata "salvata" dallo scioglimento. In 16 anni la porzione del Presena coperta è passata da 40.000 metri quadrati fino a 100.000 e ora i teli partono già dallo skiweg che parte subito fuori la stazione di arrivo della cabinovia a 3000 metri di quota. In questo modo alla prima nevicata consistente autunnale la pista del Presena potrà essere aperta per le prime sciate della stagione.
“Siamo felici degli ottimi risultati che i teli geotessili stanno dando - spiega Davide Panizza, presidente della società Carosello - L'idea è nata nel 2008 a partire da un programma sperimentale con la Provincia autonoma di Trento e le università di Trento e di Milano per ridurre o comunque diminuire l’ablazione. Grazie ai teli riusciamo a mantenere una temperatura inferiore, perché riflettendo la luce solare riescono a ridurre la temperatura della neve. Da un confronto tra la condizione del ghiacciaio registrata nel 2008 e quella attuale, emerge che oltre 50 metri di ghiaccio sono stati salvati dallo scioglimento”.
Come funziona la copertura del ghiacciaio?
In questi anni le tecniche per coprire la neve con i teli geotessili sono state perfezionate. Inizialmente si saldavano i teloni strisce (da 5+70 metri), ottenendo però molto scarto, oggi vengono cuciti e poi scuciti a fine estate per essere arrotolati e disposti in magazzino. Sono operazioni tutt'altro che semplici e veloci, tanto che gli operatori concluderanno i lavori verosimilmente entro la fine del mese di settembre.
Una questione di Albeldo
Albeldo è la parola magica: indica la capacità di una superficie di riflettere il raggi del sole. L'utilità dei teli geotessili è proprio quella di auemntare l'Albeldo, diminuendo così l'energia solare assorbita e diminuendo quindi lo scioglimento della neve.
“Il settore coperto con il geotessile ha evidenziato valori medi di albedo di 0,64 contro un valore medio di 0,43 per il resto della superficie glaciale. Il settore coperto in media ha un assorbimento di energia solare del 36% mentre la superficie non coperta ha assorbito il 57% dell’energia solare. Complessivamente l’azione del telo nel modulare i flussi energetici radiativi assorbiti dal ghiacciaio porta, per il periodo di sperimentazione, ad una riduzione dell’ablazione del 52%”.
di Redazione DoveSciare.it
12 Settembre 2020