VAIL 2015 - Italia piccola piccola, zero medaglie. Ora un bagno d'umiltà

16 Febbraio 2015


Non parlate di neve morbida, non parlate di cabala (Mai una medaglia nelle tre edizioni iridate a Vail, '89 e '99 i precedenti), non parlate di "i ragazzi hanno dato il 100 per cento". L'italia dello sci esce con le ossa letteralemnte rotte dalla trasferta mondiale e questa volta non si possono neanche piangere le medaglie di legno. Forse in solo due occasioni i nostri hanno sfoderato prestazioni che potevano valere un podio, Nani in gigante e Razzoli in slalom. Il primo ha fornito la migliore prestazione azzurra sulle piste di Beaver Creek finendo sesto, mentre Razzo è uscito di scena quando stava sciando bene. Loro hanno rischiato, loro non hanno vinto, loro hanno quantomeno l'onore delle armi. Onore che può andare anche all'eterna merighetti e al suo ottavo posto con la mandibola fratturata, e a Francesca Marsaglia, con un ottavo in combinata. A loro di più non si poteva chiedere, a tutti gli altri sì.

Ora è giusto parlare di durissima sconfitta, anzi di vera e propria figuraccia. C'è chi aveva la schiena malandata, chi è brava sotto i riflettori ma è una promessa eterna da stagioni e stagioni, chi non fa un risultato decente da anni e non si capisce cosa ci faccia ancora in nazionale, chi di risultati ne ha fatto mezzo in carriera e ipocritamente l'italsci finge di aspettarsi qualcosa da lui. 

Con cosa ci consoliamo? Con il talento di Marta Bassino? Forse, brava lei, come Brava la Goggia lo era stata due anni fa a Schladming. In mezzo il nulla.

Forse ci manca solo il talento, forse ci manca anche l'atteggiamento, perché se nel bistrattato - e sì, tutti diranno che è una gara inutile - Team Event ci presentiamo con i rincalzi e con sciatori nemmeno adatti alla specialità, allora vuol dire che all'Italia manca innanzitutto la mentalità. Hirscher, giusto per fare un esempio, è stato in prima fila nella gara a squadre: altro paese, altro campione, altra testa. 

Francesco Lovati

(nella foto Federica Brignone, FISI/PENTAPHOTO)

di Andrea Greco
16 Febbraio 2015

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