Alpin Arena Senales, intriganti progetti in vista

di Fabio Bottonelli
Già il nuovo nome, più aggressivo e impattante, promette bene: Alpin Arena Senales. Noi ‘vecchi’ invece conosciamo Val Senales, da sempre, come semplicemente “il ghiacciaio”. Dalle mie parti si dice “vado IN ghiacciaio” con lo sci club, appunto in Val Senales: uno dei pochi sulle Alpi dove si scia fino a tarda stagione (c’è ancora tempo: si chiude domenica 4 maggio, per riaprire a fine settembre) grazie alla quota tra i 2011 e i 3212 metri (una volta si faceva sci estivo…). Con 42 km di piste e 11 impianti è la classica destinazione deputata per allenamenti, prove di materiali, puntate di sci fuori stagione, che tutti gli appassionati del nord est conoscono. Parentesi: a me il ghiacciaio è sempre piaciuto anche in pieno inverno. Anzi, oggi con il cambio di clima, dà il suo meglio proprio in inverno. Tra l'altro le mie piste favorite in realtà non sono 'sopra', ma sotto il ghiacciaio: il ritorno a valle Schmugglabfahrt, in grandioso ambiente selvaggio fino a Masocorto; e nell’altro versante, ideale quando il tempo non è ottimale, la Lazaun 1 e 2, in mezzo ai larici. Ma non sono solo le piste in sé a rendere l’Alpin Arena Senales una destinazione attraente, c’è una lunga serie di altre buone ragioni: lo scenario di alta montagna che è piuttosto raro in Alto Adige e nelle Alpi Orientali in genere; e poi, il fatto di essere in un’autentica valle sudtirolese (laterale della Val Venosta). Traduzione: si sta bene, si mangia bene in ottimi ristoranti familiari, ci sono i più antichi masi originali della regione, e una sessantina sono quelli operanti e capaci di fornire materie prime meravigliose. Ebbene, di questo luogo che ha fatto la storia dello sci in Italia, lanciando innovative modalità di fruizione della montagna (vedi approfondimento sotto), in questo 2025 molto bolle in pentola. Da parte della nuova proprietà c’è la voglia di proseguire il ‘pazzesco’ progetto del pioniere Leo Gurschler. Il marchio Alpin Arena Senales oggi riunisce il comprensorio sciistico intorno a Maso Corto e gli hotel e i ristoranti del Gletscher Hotel Grawand e dello Smart Hotel Firn. Con l'acquisizione della maggioranza delle quote della Funivie Ghiacciai Val Senales SPA nel 2018, il gruppo altoatesino Athesia SPA (editoria e non solo) ha avviato un ambizioso progetto di ulteriore sviluppo. Dopo la realizzazione della cabinovia Lazaun (2017), della piattaforma Iceman Ötzi Peak a 3251 m (2020), della la ferrata Larix (2021) e di altri sentieri escursionistici, nel 2023 è stata inaugurata la nuova funivia che porta su in ghiacciaio, erede di quella del 1975, già all’epoca futuristica. La stazione a valle è attualmente in fase di ristrutturazione e diversi altri progetti procedono in parallelo.
Nel prossimo futuro, infatti, nell’Alpin Arena Senales è prevista la sostituzione di alcuni cruciali impianti, come per esempio la seggiovia Gletschersee e il mitico skilift ad ancora Finail, tipicamente ‘da ghiacciaio’, fiancheggiato da facili pendii dove si carva alla grande. Al contempo verranno fatti importanti investimenti nel settore ricettivo e della ristorazione, sia giù a Maso Corto che in quota, nonché nell’outdoor estivo, ad esempio con nuove piste downhill per mountain bike.
Entrando più nel dettaglio dell’aspetto sciistico di un piano che sarebbe ancora in parte riservato ma che abbiamo avuto modo di leggere, la costruzione della nuova seggiovia Gletschersee comporterà il rifacimento di tre intere sezioni di pista e la realizzazione dei relativi impianti di innevamento. In pratica verranno ampliate e allungate le piste Gletschersee (ossatura del comprensorio, collegando la parte ghiacciaio alla sezione ‘invernale’), Leo Gurschler (una bella nera che piomba giù diretta), e Hintereis (stupenda e movimentata, nell’altro versante, dove si trova il famoso rifugio Bella Vista). Non solo: nella zona della Leo Gurschler, la pista a valle sarà resa libera da incroci con l'ausilio di un tunnel. Il rilancio previsto contribuirà anche a innescare un circuito virtuoso, con riqualificazione di strutture e servizi a Maso Corto, dove le architetture visionarie che sulle prime possono risultare un po’ impattanti beneficeranno di una decisa rivalutazione.
Tornando al presente, dicevo che c’è ancora tempo per sciare fino al 4 maggio compreso… Non solo. Sul Grawand, si trova l’installazione Our Glacial Perspectives dell’artista danese Olafur Eliasson, raggiungibile a piedi dalla stazione a monte percorrendo un sentiero di 410 metri, seguendo la cresta. Lungo il tragitto, si incontrano 9 portali che rappresentano la durata delle ere glaciali, mentre al termine del percorso si trova una grande sfera chiamata Pavillon, con anelli di diverse dimensioni composti da 700 vetri azzurri che permettono di seguire il solstizio estivo, l’equinozio d’autunno e di primavera e il solstizio d' inverno. Poco distante, la piattaforma panoramica Iceman Ötzi Peak, raggiungibile con un sentiero attrezzato con sicure scale a 3251 metri, permette di ammirare 126 cime oltre i tremila di tre Nazioni (Italia, Austria e Svizzera), oltre al Ghiacciaio Giogo Alto e al nevaio di Similaun, luogo di ritrovamento di Ötzi. Tra l’installazione Our Glacial Perspectives e la piattaforma panoramica Iceman Ötzi Peak, si erge il Gletscher Hotel Grawand, direttamente sulle piste, in una posizione unica al mondo, inaugurato nel 1975. Ospita la sauna finlandese più alta d’Europa, oltre a un bagno di vapore e a una cabina a raggi infrarossi. Anch’esso sarà al centro di nuovi progetti.
Approfondimento: la storia di Val Senales
L’area sciistica sul ghiacciaio fu creata nel 1975 ma prima, agli albori della storia dello sci, nel 1951 fu fondato lo Ski-Club Val Senales. Tra il 1956 e il 1964 furono creati i primi impianti di risalita nella parte bassa della valle, una sciovia a Certosa, una a Madonna di Senales e una proprio a Maso Corto. Tuttavia, a causa della mancanza di neve, tali impianti non potevano sempre essere utilizzati.
All'inizio degli anni '60, un piccolo gruppo di imprenditori iniziò a pianificare lo sviluppo di un comprensorio sciistico, fondando una società con i primi progetti.
Il giovane e intraprendente contadino Leo Gurschler, di Maso Corto, aveva però una sua visione: creare un’area sciistica proprio in cima al ghiacciaio, per poter consentire a tutti di sciare tutto l’anno.
Nel 1970 Gurschler trovò due partner per il suo progetto e insieme a loro portò avanti l'idea di promuovere lo sviluppo economico tanto desiderato nella valle.
Nel 1972 ci fu la prima Assemblea ufficiale della Gletscherbahn AG Schnalstal, dove Leo Gurschler deteneva circa metà del capitale. Seguirono le misurazioni tecniche sulla cima Grawand condotte da Leo Gurschler con i suoi tecnici.
Per 3 anni si susseguirono intensi lavori compresa la leggendaria e avventurosa risalita in ruspa di Gurschler sulla cima Grawand (3212 m s.l.m.) per piantare l’ultimo pilone della funivia quando tutti gli operai si rifiutarono per la pericolosità della manovra.
Finalmente, nel luglio del 1975 l‘inaugurazione delle funivie della Val Senales con il primo viaggio ufficiale della funivia. Da quel momento ci furono anni di crescita continua come la costruzione del villaggio sportivo di Maso Corto (1977), la costruzione del primo skilift sul lago del ghiacciaio (sempre nel 1977), l’inaugurazione di nuove strutture alberghiere (1979), la costruzione di una centrale idroelettrica (1986), la costruzione di una moderna seggiovia quadriposto a sganciamento automatico (2001) e altre ancora.
All'inizio del 2014, il Gruppo editoriale altoatesino Athesia, attivo anche nel settore turistico, acquisì, insieme alla famiglia Schröcksnadel di Innsbruck, la maggioranza delle azioni della Schnalstaler Gletscherbahnen AG e nel 2017 fu inaugurata la nuova cabinovia Lazaun.
Dal 2018 la società Athesia è diventata azionista di maggioranza ed è iniziato un nuovo e importante progetto di sviluppo che ha già visto importanti azioni come la costruzione della Piattaforma Iceman Ötzi Peak a 3251 m sulla vetta Grawand (2020), della Pista Leo Gurschler, della Pista Transumanza e di quella da gara Lazaun. Nel 2023, la decisiva importantissima costruzione della nuova funivia del ghiacciaio della Val Senales e, nel 2024, quella della stazione a valle con il nuovo ristorante e il parcheggio. Sempre lo scorso anno anche l’acquisto dello Sporthotel a Maso Corto e il nuovo impianto d’innevamento Hintereis.